Albero di natale: cosa sa un sempreverde che noi non sappiamo?

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L’abete di Natale

Albero di NataleLa tradizione dell’Abete di Natale affonda le sue radici nelle più svariate culture europee: i celti e le popolazioni nordiche veneravano le conifere sempreverdi, simbolo di vita eterna, alberi cosmici che ci permettono di comunicare con l’ultraterreno; gli antichi romani usavano festeggiare il solstizio d’inverno utilizzando fronde di piante sempreverdi adornate con fiocchi e nastri colorati; i Teutoni usavano festeggiare il solstizio d’inverno ornando un grande abete e bruciando nel fuoco un ceppo di legno di abete.Le antiche popolazioni che vivevano in Europa hanno da sempre venerato gli alberi sempreverdi, in quanto immortali, e festeggiavano il solstizio d’inverno come segno della primavera che avanza, del nuovo sole nasce; queste simbologie sono state assorbite dal cristianesimo, che infatti ha stabilito di festeggiare la nascita di Gesù proprio nel periodo del solstizio d’inverno. Chiaramente i simboli pagani del nuovo sole sono chiaramente ben assimilabili a questo importante evento della cristianità, e facilmente possiamo ricongiungere il significato di nuovo sole e nuova luce alla figura di Cristo.

Per le antiche tradizioni era comune ornare le piante sempreverdi con frutti, nastri colorati e bacche durante il solstizio d’inverno, come gesto propiziatorio del nuovo raccolto, che sarebbe venuto durante la bella stagione, annunciata dal solstizio. Da questi usi deriverebbe l’abitudine di ornare un abete o un altra conifera con nastri, palline colorate (a simboleggiare i frutti), fiocchi.

In realtà queste antiche usanze si sono perse nel corso dei secoli in gran parte d’Europa; sono rimaste per lo più nelle zone abitate da popolazioni germaniche. La reintroduzione nelle case di tutto il mondo avviene a partire dal 1700-1800, quando i nobili europei ricominciano a posizionare nelle loro abitazioni sontuosi alberi di Natale.

Soltanto nel corso del 1900 anche in Italia prende piede l’usanza di ornare un abete in ogni abitazione; infatti per lungo tempo questa usanza nel nostro paese resta pubblica: soltanto nelle grandi piazze italiane erano presenti alberi di Natale.

Vero o finto?

Albero di Natale In Europa si usa coltivare abeti e altre conifere appositamente per utilizzarle durante il periodo natalizio; possiamo trovare in commercio interi alberi, muniti di radici, oppure solo “punte”, ovvero la pianta tagliata a libello del suolo. Nel primo caso, se possiamo coltivare l’abete al meglio, finito il Natale sarà possibile riposizionarlo a dimora; nel secondo caso invece il nostro abete verrà triturato per farne composter.Se desideriamo preparare per Natale un vero abete è consigliabile posizionarlo all’aperto, magari sul terrazzo, in modo da poter tenere la pianta al freddo, come avverrebbe in natura; porre l’abete di natale in casa porterà sicuramente ad una eccessiva sofferenza della pianta, che quindi non potrà sopravvivere in alcun modo alle festività natalizie.

Se la posizioniamo in casa, che si tratti di una pianta con radici o soltanto di una punta, ricordiamo che è fondamentale mantenere la pianta in vita, per evitare che perda la maggior parte degli aghi; per fare questo è importante posizionare il nostro abete in un capiente vaso, riempito con buon terriccio, da mantenere leggermente umido per tutto il periodo natalizio. Quindi posizioniamo il nostro abete in una stanza poco riscaldata, in ogni caso ben distante da fonti di calore, possibilmente vicino ad una finestra; se possibile ogni giorno vaporizziamo il fogliame con acqua demineralizzata.

Se invece preferiamo evitare questi disagi dovremo munirci di un albero sintetico, che è però sicuramente molto meno poetico di una conifera vera, che oltre ad essere esteticamente molto bella, ci rallegrerà la casa emanando il tipico profumo resinoso.

Fonte: Giardinaggio.it

 

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