Biofotoni e armonizzazione della vita biologica

Category: Attualità, Biologia / Neurologia, Salute,

biofotoniEgocreanet nell’ ambito della propria strategia di innovazione e trasferimento si propone di divulgare le conoscenze più avanzate che concernono i biofotoni e le loro prospettive future viste in relazione alla nutrizione e la salute.

La ricerca sui Biofotoni o emissioni spontanee di quanti di luce di tutti i sistemi biologici è stata disconosciuta per vari anni dalla scienza basata sul paradigma “meccanico”, come ritorno al “vitalismo”. La sistematica esclusione dalla scienza accademica della indagine sui biofotoni è stata favorita dal fatto che i biofotoni dei sistemi biologici sono di intensità ultra-debole e quindi non son visibili ad occhio nudo, anche se essi possono essere amplificati con fotomoltiplicatori nello spettro ottico tra il lontano infrarosso, il visibile e l’ultravioletto, rendendoli visibili e fotografabili come emissione di quanti di luce.

Di fatto è ormai acquisito che quasi tutte le cellule viventi di piante, animali ed esseri umani emettono biofotoni. (1) Questa emissione spontanea di luce quantistica è essenzialmente causata da la rottura e ricomposizione metabolica di legami molecolari e di conseguenza la emissione di biofotoni può essere considerata come espressione dello stato funzionale dell’organismo vivente, cosi che la sua misurazione può essere utilizzata per valutare lo stato di salute. Le cellule tumorali e cellule sane dello stesso tipo, ad esempio, possono essere discriminate da differenze tipiche di emissione di biofotoni, determinando molte modalità innovative di indagine medica orientata a migliorare il rapporto tra alimentazione e salute.

Nel 1976 il biofisico Fritz-Albert Popp ha dimostrato che il DNA emette spontaneamente biofotoni durante le operazioni di apertura e chiusura delle sezioni del DNA, che ne permettono la espressione genetica. L’importanza della scoperta è stata confermata dagli scienziati eminenti come Herbert Froehlich e premio Nobel Ilya Prigogine, ma successivamente la accademia scientifica ha ostacolato il proseguimento degli studi di Popp, proprio in quanto il considerare il DNA come un’antenna di emissione e ricezione di biofotoni, avrebbe condotto verso un netto superamento delle concezioni meccaniche e quanto-meccaniche precedentemente acquisite.
Secondo la teoria biofotoni sviluppata da Popp si ritiene che sulla base della attività di informazione del DNA si auto-organizzi una rete biofotonica coerente ed interattiva, correlata in particolare agli organelli cellulari (mitocondri), capace nell’ insieme di regolazione a distanza delle principali attività di tutti i processi vitali di morfogenesi, crescita, differenziazione e rigenerazione cellulare. (2)

Inoltre secondo il neurofisiologo Karl Pribram, il campo biofotonico del cervello e più in generale del sistema nervoso, potrebbe essere concepito come interfaccia transdisciplinare capace di integrare aree di conoscenza non fisiche relative alle attività della mente, quali il pensiero, la psiche e la evoluzione della coscienza. Evidentemente questi studi di Popp, Pribram ed altri, non sono comprimibili nel modello tradizionale della scienza meccanica –riduzionista e ciò provoca una netta resistenza dalla scienza accademica che vede ancora nella teoria biofotonica come una inusuale scienza di frontiera.

BIOFOTONI E DNA/ANTENNA

EGOCREANET fin dal 2006 propose di effettuare una ricerca sulle attività del DNA come una “antenna-ricetrasmittente” ciò in seguito alle conoscenze sui biofotoni che emergevano dalle scoperte del biofisico A. Popp e di altri prima e dopo di lui. Secondo la teoria della “comunicazione biofotonica” sviluppata sulla base di tali scoperte, la emissione di quanti di luce è conseguente alla rottura dei legami delle cellule che hanno immagazzinato la luce in forma di energia di legame.

L’ ipotesi di studio consiste nello specifico nel indagare su come le frequenze biofotoniche generate dalle molecole di DNA nucleare, possano creare una rete interattiva di biofotoni espressamente regolata dalla apertura e chiusura del n.DNA, cosi che il quanti di luce rilasciati (e /o assorbiti) dal n.DNA possono comunicare a distanza informazione biofotonica associata alla specifica informazione genetica, in modo da essere recepite dagli organelli cellulari,(mitocondri) per programmare la apoptosi, il metabolismo delle cellule, la costruzione di tessuti e di organi all’interno del corpo. Quindi il n.DNA va visto come una ANTENNA di comunicazione interattiva che organizza la rete di comunicazione principale nell’organismo, la quale agisce come fondamentele armonizzazione delocalizzata di informazione, per indirizzare la organizzazione dinamica di tutti i processi vitali. Tra essi i processi di morfogenesi, crescita, differenziazione e rigenerazione i quali divengono soggetti della regolazione del n.DNA sulla base delle attività di emissione coerente di biofotoni. Con tale ipotesi teorica si possono studiare ad es. le modalità di informazione biofotonica per cui gli enzimi in grado di riconoscere i loro rispettivi substrati, ovvero come gli anticorpi del sistema immunitario possano congiungersi agli specifici invasori stranieri ed inibirli o distruggerli ecc. ecc. (3)
BIOFOTONI E ROTTURA E RICOMPOSIZIONE DEI LEGAMI BIOCHIMICI

La Biochimica è la chimica che si svolge all’interno di sistemi viventi in ambiente sostanzialmente composto da una miscela proteica ed acqua. Per comprendere veramente la biochimica, abbiamo necessità di capire come si emettano bofotoni, per rottura e ricomposizione dei legami biochimici (essenzialmente covalenti), durante le trasformazioni metaboliche le quali sono associate alla emissione e immagazzinamento di biofotoni nella soluzione acquosa. La rete di legami ad idrogeno potenzia la trasferibilità della maggior parte delle interazioni direzionali guidate alla informazione biofotonica che permettono di dare struttura e funzionalità fornisce direzionalità specifica alle proteine ad es. tramite il ripiegamento delle proteine (“folding”) realizzato da operatori enzimatici che agiscono come ricettori di energia di informazione. Pertanto la rete dei legami idrogeno della acqua in ambiente proteico, conferisce plasticità alla struttura delle proteine e quindi determina la loro specificità funzionale nelle interazioni intermolecolari in biologia.

La struttura dinamica i “ponti a idrogeno”, si comporta come un “biocampo quantistico” (Quantum -Biofield) che permette il trasferimento di biofotoni ultra-deboli a vasto raggio di azione nella cellula, cosi che il Q.Biofield, caratterizza i sistemi viventi nella loro capacita di comunicazione biofotonica a distanza ed in forma coerente. (4)

Tenuto conto di queste evidenze ed ipotesi, come Egocreanet abbiamo proposto di indagare e discutere di come l’esistenza del “biocampo quantistico” sfidi ogni approccio riduttivo della scienza biologica per dare sviluppo ad una comprensione integrata dell’universo vivente. Da tale dialogo Egocreanet ha messo in evidenza come il termine “Quantum biofield” sia utile per descrivere “un campo dinamico di “energia di informazione” (5), il quale regola la funzione di comunicazione biofotonica negli organismi viventi, svolgendo un ruolo sostanziale nella evoluzione dei percorsi metabolici e neurologici, propri della costruzione /distruzione continua della vita biologica di ciascuna specie.

BIOFOTONI E TRASPORTO INTERCELLULARE DI ENERGIA di INFORMAZIONE

La recente foto-rivelazione di biofotoni ha confermato che nei sistemi viventi vengono emessi livelli ad intensità molto bassa di frequenze nel infrarosso (IR) e nel visibile e nell’ultravioletto (UV). Le due strutture cromofore assai simili nella loro struttura (rispettivamente clorofilla ed emoglobina) vengono utilizzate a diversi livelli di evoluzione per il trasporto intercellulare di “energia di informazione”, ciò avviene nelle piante verdi per tramite la “clorofilla” che accumula energia direttamente dai fotoni del sole nel campo delle frequenze IR e visibile, mentre negli animali a sangue caldo la “emoglobina” agisce nel trasporto congiunto dello ossigeno e della energia (visibile ed UV) generata dai biofotoni. (6)

Qui sopra è visibile il reticolo atomico di azoto intorno metalli diversi “Fe” ed “Mg”, rispettivamente per la emoglobina e la clorofilla; la nuvola elettronica attorno ai 4 azoti (N) viene eccitata direttamente dai fotoni del sole nella clorofilla, mentre nell’ corrispondente gruppo EME della emoglobina, si formano biofotoni nella formazione dei legami di 4 molecole di ossigeno. In entrambi i casi biofotoni vengono trasferiti come “energia di Informazione “verso i cloroplasti nelle piante a verso i mitocondri negli animali a sangue caldo.

Conclusione: quanto sopra detto è una sintetica rassegna di ipotesi e prospettive sul tema che riguarda il tema dei “biofotoni e la armonizzazione della vita biologica “. Sono passati 10 anni ma ancora la complessa prospettiva di studio dei biofotoni, lanciata in come progetto di trasferimento ed innovazione della scienza a partire dal 2006, stenta ancora oggi ad essere presa in considerazione attenta dalla accademia scientifica, che preferisce rimanere sostanzialmente chiusa nelle arbitrarie limitazioni concettuali del paradigma “meccanico”, escludendo sistematicamente ogni altra indagine che non rientri in tale paradigma tradizionale della scienza che consideriamo in vero antiquato ed arretrato proprio perché mancante di future prospettive creative di rinnovamento scientifico e culturale.

Fonte: Neuroscienze.net

2 Comments
  1. Date: maggio 30, 2017

    CULTURA NATURALE : I BIOFOTONI L'obiettivo di Egocreanet e quello di Organizzare il convegno internazionale c/o la Accademia dei Georgofili in Firenze il 28 Sett 2017 sul tema "BIOFOTONI ENERGIA PER LA VITA". Il progetto di EGOCREANET (ONG c/o l' INCUBATORE della Universita di Firenze) è quello di di creare un consenso per attuare una revisione cognitiva e concettuale ed artistica strategica , capace di avere un ampio impatto nella diffusione di una "cultura naturale per l'uomo" che superi il riduzionismo della impostazione meccanica -lineare della scienza e della innovazione tecnologica.Il programma sara indirizzato al fine di favorire il "potenziamento culturale dell' uomo" , tramite concezioni radicalmente innovative sulla attivita' di dimensione quantistica dei " quanti di luce = biofotoni" , emmessi spontameamente da ogni essere vivente e quindi favorire lo sviluppo delle applicazioni terapeutiche della biofotonica al fine di migliorare la vitalita' ed il benessere del ciclo di vita di ogni individuo. I biofotoni rappresentano la evoluzione dei fotoni che ci giungono dal sole, la stella da cui si origina tutta la evoluzione del sistema biologico e sono una misura della vitalita' e del benessere di ogni essere vivente . I biofotoni sono deboli "quanti di luce" e pertanto è necessario dare diffusione alle teorie piu' avanzate della scienza quantistica per comprendere la fondamentale importanza dei biofotoni nel futuro cambiamento concettuale come premessa di innovative applicazioni della economia circolare, contenenti un elevato valore ecologico in agricoltura ed in medicina ed in altri numerosi settori dello sviluppo naturale. Antonio Paolo Manzelli 30/05/2017 Firenze ; https://www.change.org/p/vitality-change-vitality-change ;

  2. Date: luglio 5, 2017

    FOTONI E BIOFOTONI: SIMILITUDINI E DIVERSITA'. FOTONE (dal greco φως "phos", che significa luce) è considerato l' elemento quantistico del campo elettromagnetico che ha simultaneamente proprieta di onda e di particella . Il termine fotone fu coniato da Gilbert Lewis nel 1926 riferendosi alla interpretazione quantistica del campo elettromagnetico del sole. I fotoni normalmente viaggiano in gruppi che possono sovrapporsi ( entanglement ) creando effetti fi coerenza quantistica ( es quella del laser) I fotoni possono essere prodotti in molti modi, inclusa l'emissione da elettroni che cambiano il livello quantico di stato orbitale. I Fotoni possono essere anche creati per transizione nucleare, annichilazione particella-antiparticella ovvero emessi da qualsiasi fluttuazione quantistica del campo elettromagnetico. .Quando i fotoni sono rilevati da un un fotomoltiplicatore, il fotoni si contano come una serie di particelle che possono compenetrarsi per entanglement , se invvece vendono osservati con un strumentazione ottica si comportano come un'onda generando fenomeni di diffrazione e interferenza). I fotoni possono essere creati e distrutti interagendo con altre particelle, ma non è noto che possano decadere spontaneamente. I fotoni a volte vengono considereti aventi massa zero in relazione alla Relativita Ristretta .... ma di fatto non possono avere massa zero proprio in quanto sono influenzati nel loro movimento dal campo gravitazionale . Nel vuoto, i fotoni si muovono alla velocità della luce c, definita pari a C. = 299.792.458 m/s . Nella Materia i fotoni si comportano con velocita' differenti minori di C. la loro velocita' varia in base alle eccitazioni del mezzo che incontrano e con il quale interagiscono.del Fotoni . Sono noti diversi meccanismi di interazione Fotoni-Materia o Radiazione-Materia. A seconda dell'energia dei fotoni incidenti, gli effetti più probabili possono essere schematizzati come segue: • 1 eV–100 keV Effetto fotoelettrico, • 100 keV–1 MeV Effetto Compton, • 1,022 MeV in poi Produzione di coppia. ---------------------------------------------------------------------------------------------- VEDI: http://www.altrogiornale.org/biofotoni-la-vita/ --------------------------------------------------------------------------------------------- BIOFOTONI: Diversamente dai fotoni, irradiati dal sole con vibrazioni che coprono tutto lo spettro Elettromagnetico ( raggi gamma, raggi x , radiazioni UV , Visibili, Infrarossi , ed onde radio ecc.. ) i "BIOFOTONI" sono "fotoni di seconda generazione ovvero sono una loro evoluzione biologica" e coprono solo la parte dello spettro che va da 200 ad 800 nm, cioe UV, Visibile e vicino IR) . Essi sono stati messi in evidenza nella scienza dallo scienziato russo A. Alexander G.Gurvic a partire del 1923 . I biofotoni sono irradiati da tutti gli esseri viventi (plankton, microalghe ,batteri , funghi , piante ,animali ed uomo) pertanto la emissione di biofotoni è essenzialmente causata da fenomeni biologici che avvengono in un sistema composto essenzialmente di acqua e proteine, come la duplicazione del DNA la trasposizione DNA/RNA , e da tante altre interazioni biochimiche dei processi metabolici delle cellule del corpo e del cervello umano. I flussi di biofotoni muovendosi in " cavita' di dimensioni nanometriche" ( es DNA spessore 2.5 nm, sinapsi bioelettriche 4/5 nm , 20/40 nm Sinapsi biochimiche , 25 nm Tubuline delle membrane ecc. ,.si trovano costretti entro dimensioni che facilitano l' entanglement quantistico che traduce i Biofotoni in segnali biofotonici di sistemi di comunicazione " coerente " ovvero agenti con frequenze di comunicazione risonante le quali sono approssimativamente equivalenti al diametro della cavita' che sono costretti a percorrere sia dentro le cellule del corpo che nel cervello Vedi: http://sviluppailtuoreiki.blogspot.it/2012/09/biofotoni-e-microtubuli.html Ilflusso di biofotoni "coerenti" viene irradiato anche all' esterno del corpo umano (AURA) cosi che ad es l' occhio oltre a recepire fotoni dall' ambiente emette anche biofotoni verso l' ambiente ; tale irradiazione esterna di biofotoni puo essere stimolata vari modi ed es da luce laser, da agopuntura , da manipolazioni di pranoterapia ecc. La scienza ufficiale normalmente disconosce o sottovaluta queste attivita di comunicazione biofotonica e spesso le tratta come anti-scientifiche ovvero omeopatiche -olistiche o piu brutalmente "Bufale", cio' benche tali forme di energia vitale siano conosciute da vari secoli sotto il nome di "energie sottili" . IMPORTANTE Il convegno del 28 Sett. 2017 c-o la Accademia dei Georgofili in Firenze si propone di mettere ordine a questo caos interpretativo dei "BIOFOTONI come Energia ed Informazione della Vita " per metterne in evidenza la realta scientifica transdisciplinaree ed inoltre lo sviluppo delle applicazioni delle conoscenze quantistiche sui biofotoni prevelentemente in agricoltura e medicina e conoscenze derivate dalla intersezione funzionale di tali discipline.. Infine il convegno organizzato da Egocreanet e collaboratori , sara utile se formando un gruppo di pensiero per la innovazione concettuale sara capace di proporre un ACTION PLAN transdisciplinare per risolvere il problema della rsponsabilita' cosciente della scienza nel superare il tradizionale riduzionimo meccanico al fine di realizzare un miglioramento evolutivo del sapere teso a favorire una ottimizzazione della vita sul nostro pianeta. Paolo Manzelli 05/LU/2017 (335/6760004) .. CALL AND HELP THE EGOCREANET PETITION ON "VITALITY CHANGE" in: https://www.change.org/p/vitality-change-vitality-change , E Sostenete l' impegno di EGOCREANET e collaboratori per tramite : https://www.retedeldono.it/it/progetti/espansione-globale-degli-osservatori-sulla-creativita-network/cultura-naturale-i-biofotoni

WordPress Appliance - Powered by TurnKey Linux