Il Messaggero: “Ufo, la conferma dei top gun: «Non sono di questo mondo»”

Category: Attualità, UFO,
di Paolo Ricci Bitti

Il pegno da pagare non è di poco conto, ovvero dimenticare l’indimenticabile acronimo Ufo (Oggetti volanti non identificati) per adottare l’insipido e pure un po’ ilare e cacofonico Uap (Fenomeni aerei non identificati), ma intanto ecco che per la prima volta la Marina militare americana mette il timbro di autenticità su tre documenti-video destinati a diventare caposaldi nella storia dell’eterna caccia ad altri eventuali inquilini dell’universo.
«La Marina degli Stati Uniti, indica come genuine manifestazioni del fenomeno Uap gli oggetti presenti in questi tre video come fenomeni aerei non identificati, ha dichiarato Joseph Gradisher, portavoce ufficiale dell’Us Navy. Il riferimento è a tre filmati (Flir1, Gimbal e GoFast) girati fra il 2004 e il 2015 da piloti americani, compresi i top gun della portaerei Nimitz di ronda nei cieli al largo della California ai comandi dei caccia F/A 18 Super Hornet.

QUI TUTTI I VIDEO

Ufo, la Marina Usa: «Fenomeni aerei non identificati nei nostri filmati». Lo scoop dell’ex Blink-182 Video
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LO STUPORE DEI PILOTI

«Non sono di questo mondo»: il tono della loro voce è di genuino stupore alla vista di quei velocissimi mezzi affusolati, senza ali e apparentemente senza motori (i sensori a infrarossi non li evidenziano) che compiono evoluzioni e virate inconcepibili per i velivoli terrestri e anche non sopportabili da uomini, per quanto addestrati. L’intervento di Gradisher è musica per le orecchie dei responsabili del Centro ufologico nazionale italiano che lo scorso ottobre a un convegno a Roma calarono l’asso di quei tre video aggiungendo il carico della presenza di Luis Elizondo, ex agente segreto della Dia addetto a progetti superclassificati contro le minacce spaziali, e di Tom DeLonge, ex front man della band americana Blink-182 che ha investito tutti i suoi guadagni di artista fondando la To the stars academy of Art and Science che indaga appunto sugli Uap. Un chitarrista post punk e un ex agente segreto che orchestrano scienziati e ricercatori sugli Ufo? Sì: DeLonge ed Elizondo devono risultare parecchio credibili perché nel dicembre 2017 il New York Times costruì con loro lo scoop che costrinse il Pentagono a diffondere quei tre video.E adesso, a rompere il muro dello scetticismo che comunque resisteva, c’è la stessa Us Navy: che quei filmati non fossero farlocchi si sapeva, ma nessuno aveva mai riconosciuto che non esiste una spiegazione per quanto si vede in essi. Tutte le altre domande da qui in poi, da A come Alieno a Z di Zorba di Hut di Star Wars, restano ancora senza risposte, ma un passo è stato compiuto lungo una strada sì infinita ma comunque sempre più frequentata: il candidato democratico alla presidenza degli Usa, Bernie Sanders, ha detto che se verrà eletto aprirà gli archivi degli X Files del Pentagono, mentre lo stesso Donald Trump ha appena istituito i Rangers dello spazio, sesta branca delle forze armate statunitensi, che penseranno in verità a eventuali super armi di potenze terrestri, ma che intanto saranno già a presidiare i dintorni della Terra sulla quale le presunte apparizioni aliene si registrano tuttavia fin dall’esistenza degli autori di primordiali pitture rupestri.

AVVISTAMENTI ITALIANI

Da record la provincia di Roma, che nel 2018 ha ospitato 18 dei 184 (+61% rispetto all’anno prima) avvistamenti in Italia degni di essere registrati dal Centro ufologico nazionale. Figuriamoci poi lo sconcerto, dopo le affermazioni della Marina Usa, dei piccolo esercito di ufologi (ma potremo mai dire uapologi?) che proprio oggi avrebbero dovuto invadere l’Area 51 nel deserto del Nevada dove nel 1947 cadde un pallone sonda segreto Usaf che avrebbe dovuto captare i segnali dei missili russi. Un caso così top secret da spingere – si ritiene – le autorità a inscenare o quantomeno a non smentire la pantomima dell’autopsia degli omini alieni: la toppa peggio del buco. Minacciati di essere presi a fucilate dai terrestri abitanti di quella landa del Nevada, gli invasori hanno deviato a Las Vegas giusto in tempo per sentirsi dire da un militare che sì, insomma, gli Ufo, a patto di non chiamarli così, esistono.

 

Fonte: https://www.ilmessaggero.it/mondo/ufo_area_51_avvistamenti_esistono_usa_uap_video_blink_182_news-4745519.html

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