L’ESPERIMENTO CHE DIMOSTRÒ LA CONNESSIONE NEURALE E PSICHICA TRA DUE PERSONE DISTANTI TRA LORO

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Il neurofisiologo Jacobo Grinberg-Zylberbaum della National Autonomy University of Mexico, Città del Messico, ha studiato questo argomento usando un protocollo classico applicato a tutte le interazioni mentali dirette con i sistemi viventi – in altre parole, la capacità del pensiero umano di influenzare il mondo vivente intorno a sé.

Nel suo studio, due persone collegate a un tipo di unità di monitoraggio fisiologico, quali i macchinari per ECG (elettrocardiogramma), furono isolate una dall’altra in stanze diverse. Una sarebbe stata stimolata con qualcosa – una foto, un leggero impulso elettrico. Successivamente i ricercatori avrebbero esaminato i due ECG per stabilire se le onde cerebrali del ricevente rispecchiassero quelle del mittente stimolato.

Grinberg–Zylberbaum usò dei lampi di luce per ingrandire gli effetti del mittente e massimizzare la risposta nel ricevente. I lampi di luce scatenano negli spettatori delle prevedibili onde cerebrali elettriche ad alta ampiezza. In questo caso i particolari modelli neuronali nel cervello del mittente provocati dalla luce risultarono nel cervello del ricevente seduto in una stanza schermata elettricamente distante 14,50 metri.

A ogni modo, Grinberg–Zylberbaum scoprì che fu una condizione importante a determinare il buon esito: la sincronia si verificò solo tra coppie di partecipanti che si erano incontrati precedentemente e avevano stabilito un rapporto passando 20 minuti insieme in un silenzio meditativo.

Grinberg–Zylberbaum riteneva che un “potenziale trasferito”, come aveva definito questa forma di trasporto, si verificava solo tra coloro che si erano sottoposti a un certo regime meditativo, e successivamente solo dopo che il mittente e il ricevente avevano stabilito un certo tipo di rapporto psichico,

Tuttavia, in uno studio simile effettuato in Germania, molte coppie non si erano mai incontrate in precedenza e non avevano avuto la possibilità di stabilire un legame. I ricercatori tedeschi conclusero che “l’associazione di idee” e la preparazione mentale possono avere un ruolo ma non erano decisive.

Un eccezionale studio conclusivo studiò l’effetto di un forte coinvolgimento emotivo sull’influenza a distanza. I ricercatori dell’Università di Edimburgo studiarono e confrontarono gli ECG di coppie unite da un legame, coppie assortite di estranei, e molti individui che in realtà non avevano alcun partner, ma pensavano di essere accoppiati e che le loro onde cerebrali fossero confrontate.

Tutti quelli che erano stati accoppiati, sia se conoscevano o no il loro partner, mostrarono un aumento delle onde cerebrali in sincronia. Gli unici partecipanti a non mostrare questo effetto furono quelli che non avevano alcun partner (Kittenis M et al. Distant psycophysiological interaction effects between related and unrelated participants. Proceedings of the Parapsycologichal Association Convention, 2004: 67–769)

Il noto ricercatore Dean Radin effettuò una variazione di questo esperimento, collegando coppie con legami stretti – coppie, amici, genitori e figli. In un numero significativo di esempi, gli ECG dei mittenti e dei riceventi apparivano sincronizzati.

Secondo Marilyn Schlitz, vicepresidente per la ricerca e la cultura presso l’Institute of Noetic Sciences in California, una componente chiave della riuscita è la motivazione. Più la situazione è urgente, come nel caso di una persona colpita da tumore, più il partner sarebbe motivato a mostrarsi intenzionato ad aiutare il paziente a migliorare.

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Fonte: Jung Italia

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